Recensioni
Novecento, Alessandro Baricco
Mondi tra le righe
Novecento è un monologo scritto da Alessandro Baricco nel 1994. Inizialmente ideato come testo teatrale, per essere recitato da Eugenio Allegri e diretto da Gabriele Vacis, debuttò al festival di Asti, poco prima di essere pubblicato in forma di libro.
La storia è narrata da Tim Tooney, un trombettista che, dopo essere stato assunto per suonare a bordo del transatlantico Virginian, conosce un personaggio unico, Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, un ragazzo nato, cresciuto e mai sceso da quella nave, con un talento al pianoforte fuori dal comune.
Durante la storia incontriamo tanti altri personaggi, tra i quali i passeggeri che avranno a che fare con il pianista. Come viene anche esplicitato nel libro, infatti, la nave rappresenta il mondo e Novecento, anche se non è mai sceso dal Virginian, riesce a vederlo tutto, ma non più di duemila persone alla volta.
Il personaggio di Novecento è molto complesso, è bloccato su quella nave perché è l’unico mondo che conosce, e ha troppa paura di affrontare quello che c’è al di fuori. Ha paura delle infinite possibilità che il mondo ha da offrire e preferisce vivere la vita come la conosce, con la sua musica e il mare, nel piccolo mondo che si è costruito, anche se sa che per il mondo esterno lui non sarà mai esistito.
La cosa più affascinante del libro, oltre ai suoi personaggi, è lo stile di Baricco, il modo in cui descrive ogni dettaglio, soprattutto la musica, un punto centrale della storia. Baricco trasforma le note in parole, creando un'atmosfera unica.
Il libro è adatto a chiunque voglia una lettura veloce ma che sappia coinvolgere e incantare in ogni sua riga.
La storia è inusuale ma, come lo stesso Baricco ha detto:
“Poco importa. A me sembra una bella storia, che valeva la pena di raccontare.”